È il caso della fotografia macro e della fotografia close up. Ne avevo accennato quando abbiamo parlato della profondità di campo. Ecco perché, se vuoi ottenere una maggiore profondità di campo, la migliore soluzione è quella di usare la tecnica del focus stacking. Ma attenzione però, questa tecnica fotografica può essere utile solo se il tuo soggetto è immobile. Non può essere utilizzata con soggetti in movimento. Vediamo il perché!
COS’È IL FOCUS STACKING?
È una tecnica propria della fotografia digitale che consiste nell’esecuzione di una serie di scatti della stessa inquadratura, ma su un piano di fuoco diverso, allo scopo di ottenere un’immagine finale con una maggiore profondità di campo e una nitidezza aumentata. Questi scatti poi saranno uniti in un’unica immagine, in post-produzione per ottenere la fotografia finale. Proprio perché bisogna realizzare più scatti, il soggetto non può essere in movimento, poiché i vari scatti devono essere identici, con l’unica differenza del piano di fuoco.
COSA SERVE PER REALIZZARLO?
Questa tecnica non richiede particolari attrezzature. L’unica cosa davvero importante, apparte la tua fotocamera naturalmente, è l’uso di un buon treppiede. La fotocamera, infatti dovrà restare immobile durante l’esecuzione di tutti gli scatti necessari per realizzare la tua fotografia.
Se ti occupi di macro fotografia allora potrebbe tornarti utile una slitta micrometrica piuttosto che una tradizionale testa a tre assi o a sfera.
Per la fase di post-produzione, necessita un buon software di fotoritocco come Photoshop. Ne esistono altri software che ti permettono di fondere i vari frame, ma a mio parere Adobe Photoshop resta la soluzione migliore, ed anche la più completa.
TUTORIAL FOCUS STACKING
FASE DI RIPRESA
Per mettere in pratica la tecnica del focus stacking si può procedere in due modi nella fase di ripresa delle immagini. E’ consigliabile usare la messa a fuoco manuale:
- Il primo metodo è facilmente utilizzabile in generi fotografici come per esempio paesaggistica o still life. Consiste nel (1) posizionare la fotocamera sul treppiede e (2) regolare l’inquadratura, (3) impostare la messa a fuoco sul primo piano agendo sulla ghiera dell’obiettivo ed (4) eseguire il primo scatto. Lasciando inalterati tutti i parametri, la posizione della fotocamera e l’inquadratura (5) imposta la messa a fuoco su un piano medio ed (6) esegui un secondo scatto. Infine (7) imposta la messa a fuoco sullo sfondo ed (8) esegui un ultimo scatto. Tieni presente che minore è la profondità di campo che riesci ad ottenere nei singoli scatti, maggiore sarà il numero di scatti intermedi che dovrai realizzare per ottenere un risultato finale omogeneo. Per esempio nella fotografia macro, dovrai eseguire molti scatti, spostando il piano di messa a fuoco in maniera millimetrica.
- Il secondo metodo è consigliato se vuoi realizzare il focus stacking per la fotografia macro o close-up. Consiste nel posizionare la fotocamera sul treppiede con una slitta micrometrica. A questo punto, anziché agire sulla ghiera di messa a fuoco, potrai spostare il piano di fuoco facendo scorrere la fotocamera sulla slitta, con spostamenti micrometrici. Ad ogni spostamento esegui uno scatto. Questo ti permette di regolare il piano di fuoco con la massima precisione. Proprio quello che serve nella macrofotografia.
FASE DI POST-PRODUZIONE
1 – Dopo aver aperto le immagini in Adobe Photoshop, seleziona la prima della serie. Poi vai su File>Script>Carica file in serie. Nella finestra che si apre, fai click su “Aggiungi file aperti” e spunta la voce “Tenta di allineare automaticamente le immagini sorgente”.
2 – Il software apre le foto in un’unico documento, disponendole su livelli. Verifica che siano disposte nella giusta sequenza, ovvero in ordine di piano focale. Inoltre devi controllare che siano perfettamente allineate. Agendo sull’icona a forma di occhio, accendi e spegni i singoli livelli per verificare l’allineamento con i livelli sottostanti.
3 – L’operazione di allineamento potrebbe aver creato delle aree trasparenti in prossimità dei bordi dell’immagine. Per rimuoverle ti basta intervenire con lo strumento “taglierina” restringendo leggermente il ritaglio della tua fotografia.
4 – A questo punto seleziona tutti i livelli e genera una fusione automatica. Per farlo vai su Modifica>Fusione automatica livelli. Nella finestra di dialogo spunta la voce “Crea serie di immagini” e “Toni e colori uniformi” e fai click su “OK”. Photoshop creerà delle maschere su ogni livello nascondendo le parti fuori fuoco e mantenendo quelle a fuoco.
5 – Non ti resta che esaminare il risultato finale ed eventualmente perfezionarlo intervenendo sulle maschere. In alternativa puoi creare le maschere manualmente. Il processo è più lungo, ma puoi essere più preciso, per ottenere un risultato perfetto.
6 – Ultimato il processo di mascheratura, puoi apportare gli ultimi ritocchi all’immagine finale. Unisci tutti i livelli in modo da avere la tua fotografia finale in un unico livello. Poi intervieni con ulteriori ritocchi finali come contrasto, saturazione ecc. in base al risultato che vuoi ottenere.
CONCLUSIONI
Come puoi vedere, utilizzare la tecnica del Focus Stacking è tutt’altro che difficile. Basta seguire i pochi semplici passaggi che ti ho appena elencato. La cosa davvero importante è il corretto intervallo tra i vari piani di fuoco, in relazione alla profondità di campo.
Ti basta fare alcune prove per prendere dimestichezza con questa tecnica, per raggiungere risultati sempre migliori.
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