DJI Avata 2: puro piacere di volo, ad un prezzo davvero competitivo

DJI Avata 2: puro piacere di volo, ad un prezzo davvero competitivo

Gli FPV rappresentano una categoria affascinante nel settore dei droni. Settore che ha saputo catturare l’interesse di una comunità di appassionati accomunati dal piacere del volo in prima persona, simile a quello dell’aeromodellismo. Questi droni, tra cui il Dji Avata 2, offrono l’emozione di pilotare in prima persona attraverso visori dedicati. Molti sono oggetto di costruzione, modifica e ottimizzazione da parte degli appassionati che desiderano creare dispositivi capaci di raggiungere velocità elevatissime.

In questo contesto, Avata di DJI si propone di offrire un’esperienza simile di volo, anche a coloro che non hanno né il tempo, né l’interesse o le competenze necessarie per costruire un drone FPV personalizzato. Benché alcuni puristi possano guardare con diffidenza questa soluzione pronta all’uso, non possiamo ignorare il fatto che Avata rappresenta un’opera d’arte tecnologica di casa Dji e ulteriormente migliorata nella sua seconda generazione.

Il nuovo Dji Avata 2 si distingue come un autentico capolavoro nel panorama dei droni, grazie all’impegno straordinario dell’azienda nel perfezionare ogni dettaglio. Rispetto al già eccellente modello dell’anno precedente, l’azienda è riuscita a compiere progressi significativi in ogni ambito, dall’autonomia alla riduzione del rumore, fino al fondamentale miglioramento della videocamera. Quest’ultima risulta cruciale per la tipologia di riprese che solo un drone come Avata è in grado di realizzare in modo agevole, e che con altri droni sarebbero estremamente complicate, se non impossibili.

Il pacchetto, proposto al prezzo di 999 euro, include il nuovo Dji Avata 2, completamente rivisto nella struttura e nella scocca per garantire prestazioni ancora migliori. In aggiunta, è incluso un telecomando dotato di giroscopio, che semplifica notevolmente il controllo durante il volo, e un innovativo visore, equipaggiato con due fotocamere frontali, che potrebbe ben presto diventare lo standard di riferimento per questa categoria.

Prime

– Sblocca un volo immersivo adrenalinico ‌
– Controlli intuitivi tramite movimenti ‌
– Acrobazie semplificate per volare come un professionista‌
– Scatti nitidi in 4K super ampio

Silenziosità e autonomia migliorate

Il Dji Avata 2 si presenta con un’estetica completamente rinnovata. Il risultato è un aspetto più elegante e curato rispetto alla sua versione precedente. Non si tratta di un semplice restyle. Ma i cambiamenti comportano anche modifiche significative nella struttura del drone. Ad esempio, le batterie sono state ridisegnate, rendendo impossibile l’utilizzo di batterie di droni DJI precedenti.

Inoltre, sia i paraelica che le eliche stesse sono stati completamente rivisti. Questo aggiornamento ha contribuito in modo significativo a ridurre il livello di rumore generato dal drone. Sebbene Avata 2 risulti ancora più rumoroso se paragonato ad altri droni DJI, il nuovo design ha notevolmente attenuato il fastidioso suono che caratterizzava la prima versione del drone. Il ronzio, che in passato era udibile a una distanza considerevole, ora è notevolmente più discreto.

Una caratteristica degna di nota riguarda le eliche, che adottano lo standard T-mount. Ciò significa che gli utenti potrebbero decidere di sostituire le eliche con quelle di terze parti senza la necessità di adattatori aggiuntivi.

Dal punto di vista strutturale, ci sono due novità che ho apprezzato particolarmente. la prima è la presenza di una generosa quantità di memoria integrata che varia da 20 GB a 46 GB. Questa caratteristica risulta estremamente utile nel caso in cui ci si dimentichi a casa una scheda di memoria. In secondo luogo, il posizionamento dello sportellino che protegge il connettore USB è stato rivisto. Infatti è stato spostato in una posizione più comoda e accessibile.

Lo sportellino, posizionato sul fianco, copre sia la porta USB-C (con supporto per la ricarica rapida) che lo slot per la scheda micro SD. DJI ha anche ridisegnato la struttura del gimbal: ora è completamente incassato nella scocca, offrendo una maggiore protezione in caso di urto frontale e rendendo più agevole l’inserimento o il prelievo dalla borsa fotografica.

Una differenza evidente guardando il drone frontalmente è la posizione dei motori: nel vecchio Avata erano vicini alla superficie di decollo, rendendo difficile il decollo su terreni irregolari. Nel Dji Avata 2, le eliche sono spostate più in alto di alcuni centimetri, consentendo il decollo in qualsiasi situazione. Inoltre, mentre l’Avata originale aveva una configurazione “push” con motori e eliche posizionati sotto il braccio, la nuova versione ha i motori sopra il braccio.

Un’altra novità sono i sensori posti sul retro e rivolti verso il basso: sebbene non siano utilizzati per il rilevamento degli ostacoli come sugli altri droni DJI, aiutano nella navigazione e migliorano la precisione della misurazione della distanza dal suolo, evitando possibili inganni da parte del sensore inferiore su alcune superfici.

La fotocamera del Dji Avata 2

Il DJI Avata 2 è equipaggiato con una fotocamera che richiama molto quella utilizzata sul DJI Air 3S. Il nuovo sensore è da 1/1.3″. E’ dotato di un obiettivo F2.8 super grandangolare con un angolo di campo a 155°. Registra video in 4K a 60 fps e offre la possibilità di registrare sia in formato standard con gamma corretta sia in formato DLOG M per una post produzione avanzata.

Abbassando la risoluzione a 2.7K, è possibile raddoppiare il frame rate fino a 120 fps. consentendo di realizzare effetti slow motion. La stabilizzazione RockSteady e Horizon Steady, insieme alla correzione dell’ottica integrata, contribuiscono a evitare distorsioni ottiche nell’immagine, riducendo la necessità di lavorare sulla post produzione. Il vantaggio del nuovo sensore è una doppia spada: da un lato, ci offre una qualità superiore e una gamma dinamica più ampia; dall’altro, migliora sensibilmente l’esperienza di guida proprio grazie a questa maggiore gamma dinamica.

Con il primo Avata, nonostante la presenza di una fotocamera di ottima qualità, era evidente uno sbalzo nell’esposizione quando si affrontavano situazioni come volare contro il sole o attraversare boschi densi. Questo portava a risultati poco piacevoli sia nei video che nell’esperienza visiva attraverso il visore.

Il nuovo modello, grazie alla maggiore gamma dinamica, gestisce in modo più fluido transizioni come passare davanti al sole, contrasti intensi e cambiamenti repentini dall’ombra alla luce. Questo si traduce in un’esperienza di volo meno disturbata anche per chi indossa il visore. Naturalmente, ciò avviene lasciando la fotocamera completamente in modalità automatica, anche se, come sempre, è possibile gestire tutto manualmente con un po’ più di impegno durante la ripresa.

La possibilità di registrare video in 4K a 60 fps non solo nel formato 16:9, ma anche nel formato 4:3, si rivela estremamente utile, soprattutto per adattarsi ai requisiti dei social media. Questa opzione consente di ritagliare facilmente un formato verticale senza perdere qualità.

Prime

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Il DJI Goggles 3 con passthrough

Dji Avata 2 è parte di un sistema integrato come ogni drone FPV: senza la specifica maschera indossata e senza che essa sia accesa, il drone non può essere avviato. I nuovi DJI Goggles 3 seguono lo stesso percorso di miglioramento evolutivo di Avata: DJI ha rivoluzionato ogni aspetto per rendere il prodotto migliore. Ad esempio, hanno eliminato la batteria esterna e integrato le batterie direttamente nel visore stesso, posizionandole nella zona posteriore per garantire un miglior bilanciamento dei pesi. Tuttavia, questa modifica non esclude la possibilità di alimentare o ricaricare il visore utilizzando un battery pack esterno, che potrebbe essere lo stesso caricabatterie di Avata 2 dotato di una batteria interna.

Il DJI Goggles 3 presenta una caratteristica interessante che dovrebbe essere la sua principale novità: la presenza di due fotocamere frontali. Queste consentono, con un semplice tocco sul lato del visore, di ottenere una visione di ciò che accade davanti a noi senza dover rimuovere il visore. La qualità visiva è eccellente, garantita dai due micro pannelli OLED da 0.49″ con risoluzione Full HD. Tuttavia, il passaggio tra le due visioni è piuttosto stretto, il che comporta una perdita della visione periferica, che potrebbe essere ritenuta più utile rispetto alla visione frontale.

Prime

– Abbinalo a DJI RC Motion 3 per ottenere un’esperienza di controllo tramite movimenti completo e coinvolgente ‌
– Con Avata 2, la trasmissione video O4 offre una latenza ultra bassa di 24 ms e un bitrate elevato di 60 Mb/s
– Senza dover rimuovere il visore, potrai osservare comodamente l’ambiente circostante e acquisire una maggiore sicurezza di volo.

Migliora l’autonomia, la gestione delle batterie è geniale

Nonostante la capacità della batteria sia diminuita, passando da 35.71 Wh a 31.7 Wh, il nuovo Dji Avata 2 guadagna quasi 5 minuti di autonomia, arrivando a quasi 23 minuti più che sufficienti per effettuare riprese mozzafiato. Tuttavia, è importante considerare che l’uso prolungato del visore, soprattutto per chi non è abituato a indossare questo tipo di dispositivo, potrebbe affaticare notevolmente la vista.

Un aspetto importante è la gestione delle batterie, che possono essere ricaricate sia a bordo del drone sia tramite l’hub di carica, che può supportarne fino a tre contemporaneamente. Se la ricarica dal 10% al 90% richiede circa un’ora con la batteria nel drone, utilizzando l’hub di ricarica a 60 Watt il tempo si dimezza.

L’hub ha anche altre due funzioni interessanti: dà sempre priorità alla batteria più carica, cercando di fornire al pilota una batteria piena nel minor tempo possibile e tentando di ricaricare al meglio, durante il volo del drone, la seconda batteria con la maggiore capacità residua.

Inoltre, è possibile trasferire la carica da una batteria all’altra, cosa utile se si deve affrontare un volo lungo e si dispongono solo di batterie parzialmente cariche senza la possibilità di accedere a una presa di corrente. Infine, il caricatore può utilizzare le batterie per ricaricare accessori esterni come il visore, il controller, uno smartphone o un tablet.

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Il Dji avata 2 in Conclusione

In conclusione, il DJI Avata 2 e i nuovi DJI Goggles 3 rappresentano un importante passo avanti nel mondo dei droni FPV e dei visori per il pilotaggio in prima persona. Con una serie di miglioramenti significativi, sia in termini di prestazioni che di funzionalità, questi dispositivi offrono un’esperienza di volo più fluida, intuitiva e gratificante.

Il DJI Avata 2, con la sua fotocamera di alta qualità e una gamma di funzionalità avanzate, offre una versatilità senza precedenti per la registrazione video e la fotografia aerea. La sua autonomia migliorata e la gestione intelligente delle batterie assicurano sessioni di volo più lunghe, mentre le nuove caratteristiche come la stabilizzazione migliorata e la correzione dell’ottica integrata garantiscono risultati visivi impeccabili.

I nuovi DJI Goggles 3 portano l’esperienza di volo a un livello superiore, con una visione chiara e nitida grazie ai pannelli OLED ad alta risoluzione. Sebbene alcune funzionalità, come le fotocamere frontali per la visione senza togliere il visore, possano ancora migliorare, la qualità complessiva e la comodità d’uso dei Goggles 3 sono notevoli.

Inoltre, la gestione avanzata delle batterie con l’hub di ricarica offre una maggiore flessibilità e praticità, garantendo sessioni di volo più lunghe e una ricarica rapida e efficiente.

In definitiva, sia il DJI Avata 2 che i DJI Goggles 3 rappresentano una combinazione vincente di innovazione tecnologica e funzionalità avanzate, offrendo agli appassionati di droni un’esperienza di volo senza pari.

Prime

– Sblocca un volo immersivo adrenalinico ‌
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Prime

– Abbinalo a DJI RC Motion 3 per ottenere un’esperienza di controllo tramite movimenti completo e coinvolgente ‌
– Con Avata 2, la trasmissione video O4 offre una latenza ultra bassa di 24 ms e un bitrate elevato di 60 Mb/s
– Senza dover rimuovere il visore, potrai osservare comodamente l’ambiente circostante e acquisire una maggiore sicurezza di volo.

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