Come abbiamo accennato nella scorsa lezione, l’otturatore è quel dispositivo che ha il compito di controllare il tempo in cui il sensore resta esposto alla luce. Quando scattiamo una fotografia, impostando il tempo di scatto, diciamo alla fotocamera di lasciare aperto l’otturatore per quello specifico intervallo di tempo.
Leggere il tempo di scatto sulla fotocamera
Così come per il diaframma, anche i tempi di otturazione sono rappresentati su una scala di valori espressi in secondi e frazioni di secondo a passi di 1 stop che possono andare da 30” fino ad 1/32000 di secondo. Nelle fotocamere moderne è possibile impostare questa scala con avanzamenti di terzi di stop.
Se non sai cosa sono gli stop in fotografia puoi dare un’occhiata al video dedicato che ho creato. I tempi di scatto sono visualizzati nel display della fotocamera indicando il numero in secondi accompagnati dalle due “ per tempi di scatto da 1 secondo in su, mentre per tempi inferiori al secondo sono visualizzati indicando solo il denominatore.
Quindi se per esempio impostiamo un tempo di 1/125 di secondo sarà visualizzato 125. Essendo quindi delle frazioni, più grande è il numero visualizzato più sarà breve il tempo di esposizione.
Il tempo di scatto influisce sulla luminosità delle fotografie. Più lungo è il tempo che impostiamo più luce entrerà e andrà a colpire il sensore, al contrario più è breve il tempo di scatto meno luce andrà a colpire il sensore. Se quindi vogliamo aumentare l’esposizione, a parità di altri parametri, dovremo allungare il tempo di scatto selezionando valori più piccoli della scala. Mentre se vogliamo diminuire l’esposizione, accorceremo il tempo, selezionando valori più grandi.
Tempo di scatto: esposizione e creatività
Come avviene per il diaframma di cui abbiamo parlato in una delle lezioni precedenti, anche il tempo di scatto influisce su due aspetti in fotografia.
Il primo come abbiamo detto è l’esposizione, cioè la quantità di luce che colpisce il sensore e quindi che formerà la nostra fotografia, il secondo è l’aspetto creativo, ovvero come appaiono gli oggetti all’interno del fotogramma. Vediamo di capire quindi come il tempo influisce sulle nostre fotografie.
Quando premiamo sul pulsante di scatto, non facciamo altro che attivare tutto il sistema di acquisizione della fotocamera, quindi attiviamo il sensore, il diaframma e l’otturatore. Quando il sensore è attivo, acquisisce la luce in modo continuo e l’acquisizione è interrotta dalla chiusura dell’otturatore.
Visto che il sensore registra la luce riflessa da tutto ciò che è presente nell’inquadratura, se all’interno di questa ci sono oggetti in movimento, questi rifletteranno la luce in modo progressivo lungo tutto il loro movimento. Supponiamo di fare uno scatto della durata di un secondo e che all’interno dell’inquadratura ci sia un oggetto in movimento. Questo oggetto rifletterà la luce verso il sensore lungo tutto il suo movimento, ed il sensore la registrerà. Il risultato nell’immagine sarà una scia detta sfocatura di movimento.
Nell’impostare il tempo di scatto quindi dovremo valutare la scena che stiamo riprendendo ed il risultato che vogliamo ottenere. Per esempio se stiamo fotografando azioni sportive, in linea generale useremo tempi molto brevi, in modo da congelare il movimento ed ottenere foto perfettamente nitide.
Cosa significa congelare il movimento? Impostare un tempo di otturazione abbastanza breve, tale che l’esposizione sia conclusa prima che il movimento nella scena possa essere abbastanza ampio da generare una sfocatura di movimento. In una scena statica invece potremo usare tempi più lunghi. Bisogna tenere a mente però che usando tempi lunghi, è buona norma posizionare la fotocamera su un cavalletto per evitare il mosso. A meno che questo non sia voluto.
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Tecniche creative
Questa proprietà del tempo di scatto, o di esposizione, apre la strada a diverse tecniche creative in fotografia. Penso per esempio al “light painting” che permette di creare immagini spettacolari disegnando praticamente con la luce.
Il “panning” che consiste nel seguire con la fotocamera il soggetto in movimento, impostando un tempo di scatto abbastanza breve da congelare il soggetto, ma sufficientemente lungo da creare una sfocatura di movimento sul resto dell’immagine. “Star trails” lunghe esposizioni di paesaggi urbani oppure l’effetto seta di una cascata e tanto altro.
Le lunghe esposizioni ci permettono di creare immagini artistiche, di forte impatto visivo e avvolte surreali. E, davvero, l’unico limite è la nostra creatività. Chiaramente padroneggiare in maniera corretta i tempi di scatto non è immediato occorre fare pratica e sperimentare continuamente.
Ci fermiamo qui, ma solo per il momento. Se ti piacciono questi contenuti, ti invito a condividerli nei tuoi social preferiti in modo da supportare questo progetto e permettermi di offrirti sempre contenuti migliori e completi. Grazie.