La Gamma Dinamica in fotografia

La Gamma Dinamica in fotografia

La gamma dinamica in fotografia digitale è l’intervallo delle varie intensità di luce misurabili. Quando si parla di gamma dinamica, ci si può riferire a dispositivi di acquisizione (fotocamere e scanner), o dispositivi di visualizzazione (stampa o un monitor).

Si può parlare di gamma dinamica anche riguardo ad una scena (paesaggio, set fotografico ecc). In questo caso si fa riferimento all’intervallo di intensità di luce presenti sulla scena, che vanno dalla parte più scura (ombre) a quella più chiara (alte luci). Quando, invece, parliamo di gamma dinamica della fotocamera, si fa riferimento all’intervallo di intensità di luce che il sensore riesce a catturare in un’unica esposizione.

In questa lezione parleremo della gamma dinamica relativa alla fase di ripresa in fotografia, sulla quale abbiamo, almeno in parte, il controllo. La gamma dinamica relativa alla scena e quella relativa alla fotocamera. Comprendere bene cos’è la gamma dinamica e capire come influisce sulla fotografia, ti aiuterà moltissimo ad ottenere i risultati che vuoi realizzare nelle tue fotografie.

LA GAMMA DINAMICA DI UNA SCENA

Preferisco parlare di “scena” e non di “soggetto” in quanto, in fotografia, il soggetto è sempre situato in un contesto. Sia esso uno sfondo sfuocato, un paesaggio o anche uno sfondo neutro, come nel caso di fotografie di prodotto, ha sempre la sua influenza sulla gamma dinamica generale di un fotogramma. Quindi va sempre tenuto in considerazione nell’impostare i parametri di scatto.

Se stai riprendendo una scena, come per esempio un paesaggio in un giorno di sole, molto probabilmente, ti ritroverai davanti ad una scena con gamma dinamica molto ampia, ovvero in cui sono presenti molte parti luminose, piene di luce, insieme a molte parti scure, avvolte nell’ombra. Questa è una tipica scena con alto contrasto. Al contrario, se stai riprendendo un paesaggio in un giorno con cielo coperto dalle nuvole, in cui la luce è molto diffusa, la gamma dinamica sarà più ristretta. Una tipica scena con basso contrasto.

LA GAMMA DINAMICA DI UN SENSORE

Come dicevo prima, quando parliamo di gamma dinamica relativamente alla fotocamera, facciamo riferimento all’intervallo di luminanza (intensità di luce) che un sensore può catturare in una singola esposizione. Comunemente, in fotografia si fanno paragoni con l’occhio umano. Il diaframma è associato all’iride dell’occhio, l’otturatore alle palpebre. Anche nel caso della gamma dinamica si fa un confronto con l’occhio.

Per intenderci, l’intervallo di luminanza che l’occhio umano riesce a coprire è di circa 24 stop. Un intervallo decisamente più ampio rispetto a quello che è capace di registrare un sensore digitale, il quale può arrivare a circa 15 stop. Questo valore, ovviamente, cambia da sensore a sensore, a seconda delle caratteristiche di ciascuno. Naturalmente la tecnologia avanza, quindi non escludo che in futuro questi valori possano migliorare, avvicinandosi sempre di più a quello del nostro occhio.

Finché la gamma dinamica della scena che stiamo riprendendo non supera quella della fotocamera, sarai in grado di ottenere fotografie perfettamente esposte. Se, invece, la gamma dinamica della scena supera quella della fotocamera, si otterranno inevitabilmente fotografie in cui una porzione sarà sotto o sovraesposta.

CAPIRE L’AMPIEZZA DELLA GAMMA DINAMICA

E’ importante tenere in considerazione la gamma dinamica quando si scattano foto. Comprendere le condizioni di luce in cui si sta fotografando è essenziale per ottenere il risultato voluto. Infatti, se la luce è l’elemento fondamentale in fotografia, devi capire come questa influenzerà le tue fotografie.

Capire se la gamma dinamica della scena supera la capacità della tua fotocamera è molto semplice. Ti basta osservare l’istogramma sul display della fotocamera. Se non sai cos’è l’istogramma puoi consultare la lezione del corso di fotografia: Istogramma: Verificare la corretta esposizione.

L’area di visualizzazione dell’istogramma indica l’ampiezza massima dell’intervallo di luminanza che la tua fotocamera riesce a registrare. Il contenuto nell’area dell’istogramma, invece, indica l’ampiezza dell’intervallo di luminanza presente nella scena che stai riprendendo. Quando l’istogramma rientra interamente all’interno dell’area di visualizzazione, significa che la gamma dinamica della scena è inferiore a quella che il sensore della fotocamera è in grado di catturare. In questo caso non ci saranno problemi ad esporre correttamente tutto il fotogramma. Come nel caso dell’immagine sotto.

Paesaggio - Gamma Dinamica in fotografia
In questa fotografia il grafico dell'istogramma rientra tutto all'interno dell'area di visualizzazione. Questo significa che la gamma dinamica della scena è inferiore a quella della fotocamera e quindi non ci sono problemi ad esporre correttamente tutto il fotogramma.

Al contrario, se l’istogramma si estende per tutta l’area di visualizzazione e risulta tagliato alle estremità, significa che la gamma dinamica della scena è superiore a quella della fotocamera. In questo caso si andrà incontro a problemi di esposizione.

Paesaggio alta gamma dinamica
Questa immagine mostra come con una gamma dinamica troppo elevata, si è dovuto rinunciare ai dettagli del cielo che è notevolmente sovraesposto, risultando completamente bianco.
COMPROMESSI D’ESPOSIZIONE

In alcuni casi sarà possibile trovare piccoli compromessi di esposizione in modo da recuperare il maggior numero di dettagli possibile. Nel caso della foto qui sopra, l’istogramma mostra ancora un margine sul lato sinistro per cui è possibile abbassare leggermente l’esposizione, chiudendo il diaframma o accorciando il tempo d’esposizione. In questo modo si potrebbe tentare di recuperare qualche dettaglio nelle alte luci.

Se la gamma dinamica del soggetto è troppo ampia e non si adatta all’istogramma, allora devi scegliere per quale porzione della scena esporre, per le luci o per le ombre. In molti preferiscono esporre in modo tale che le alte luci abbiano tutti i dettagli e le ombre diventino nere senza dettagli, ritenendola un’opzione migliore che dà una fotografia molto più piacevole di una in cui ci sono tutti i dettagli nell’ombra ma dove i punti salienti sono completamente bruciati.

A mio avviso bisogna sempre valutare la scena. Come nell’esempio della foto sopra, infatti, è stato meglio sacrificare i dettagli del cielo per mantenere quelli della montagna, decisamente più interessanti. Inoltre è molto importante tenere conto di quanto è ampia l’area interessata dalla sotto o sovraesposizione, di quanta importanza assume rispetto al resto del fotogramma e scegliere di conseguenza.

Ma non per forza dobbiamo scendere a compromessi.

RISOLVERE I PROBLEMI D’ESPOSIZIONE

Esistono dei metodi e delle tecniche per risolvere i problemi relativi ad una gamma dinamica troppo elevata. In molti casi potrebbe essere sufficiente intervenire in post-produzione per raggiungere un risultato più gradevole. Naturalmente è possibile se scatti le tue fotografie in formato RAW, il quale ti permette di recuperare molti più dettagli rispetto ad un JPEG. Nelle foto che seguono puoi vedere un esempio…

Gamma dinamica elevata
Recupero alta gamma dinamica in post-produzione. fotografare il mare

Nella foto a sinistra puoi vedere il risultato di una foto ad alta gamma dinamica che ho scattato in formato RAW dall’interno di una grotta in una riserva naturale. Scattare in RAW ha permesso di catturare molti più dettagli di quanto sembrerebbe ad una prima analisi della foto. A destra puoi vedere il risultato dopo la post-produzione in Camera RAW. Il risultato è decisamente più gradevole e ricco di dettagli, anche se non è consigliabile applicare tutta questa post, in quanto aumentano considerevolmente i livelli di rumore digitale e l’immagine perde di qualità.

Ma questo esempio può mostrare quanta gamma dinamica può catturare un moderno sensore di una fotocamera.

L’USO DI FILTRI GND

Soprattutto nella fotografia di paesaggio, quando la gamma dinamica della scena è troppo ampia per la nostra fotocamera, la soluzione migliore è quella di ridurla con l’uso di filtri graduati a densità neutra (GND). Questi possono essere montati davanti all’obiettivo e posizionati in modo da ridurre la luminosità del cielo fino a 3 o più f-Stop, a seconda del tipo.

kit filtri

Questo è, probabilmente, il metodo più veloce ed efficace per ridurre la gamma dinamica di una scena e farla corrispondere a quella della fotocamera. Per questo motivo, un buon kit di filtri GND non può mancare nella borsa di un fotografo paesaggista.

LA FOTOGRAFIA HDR

Mentre con l’uso dei filtri GND puoi ridurre la gamma dinamica della scena, con la tecnica della fotografia HDR (High Dynamic Range) puoi aumentare, in un certo senso, la gamma dinamica della tua fotocamera. La tecnica consiste nel registrare più immagini identiche con valori diversi di esposizione. Per mettere in atto questa tecnica, è necessario l’uso di un buon treppiede, in quanto le diverse esposizioni che realizzerai, dovranno essere combinate in un’unica immagine.

Si procede scattando una foto con esposizione “normale”, dopo aver impostato la fotocamera nella modalità manuale. Poi si fanno altri due scatti; uno sottoesposto di 2 stop, l’altro sovraesposto di 2 stop. In questo modo avremo tre fotografie con diversi valori di esposizione da combinare per realizzare un’unica foto HDR. E’ possibile realizzare immagini HDR anche con 5 o più livelli di esposizione.

Queste immagini vengono quindi combinate in uno speciale software HDR o applicazioni come Adobe Photoshop, per ottenere una gamma dinamica molto più ampia di quanto sia possibile utilizzando una singola esposizione.

Esempio immagine HDR
Ecco un esempio di foto HDR

Durante l’acquisizione delle diverse esposizioni è consigliabile variare soltanto la velocità dell’otturatore e non del diaframma, in quanto quest’ultimo modificherebbe anche la profondità di campo, e quindi delle variazioni tra uno scatto e l’altro. Le immagini devono essere identiche, ad eccezione della luminosità.

CONCLUSIONI

In molti, al momento della scelta di una fotocamera, si concentrano unicamente sulla quantità di megapixel tralasciando aspetti come le prestazioni ad alti ISO o la gamma dinamica di cui abbiamo appena parlato. Se nella maggior parte dei casi, risoluzioni di 20-24 megapixel sono più che sufficienti, poter disporre di sensori dalla gamma dinamica molto elevata può fare davvero la differenza e regalare grandi soddisfazioni. Anche i produttori di fotocamere, negli ultimi anni, stanno concentrando i loro sforzi nel produrre sensori sempre più prestanti sotto questo aspetto.

Ad oggi le fotocamere più prestanti riescono a coprire una gamma dinamica di quasi 15 f-Stop.

Di seguito alcuni modelli con la gamma dinamica maggiore.

Nikon Z50
Nikon Z50 – Fotocamera Mirrorless – Gamma Dinamica pari a 14 f-Stop
Sony A7 III
Sony A7 III – Fotocamera Mirrorless – Gamma Dinamica pari a 14,8 f-Stop
Nikon d850 – Fotocamera Reflex FX – Gamma Dinamica pari a 14,8 f-Stop

Spero che questa lezione ti sia stata utile per migliorare le tue fotografie. Se hai ancora dei dubbi ti invito ad inviare le tue richiesta di chiarimenti. Come sempre, se ti sei perso qualche lezione, puoi consultare l’indice delle lezioni del corso di fotografia.

Se ti è piaciuta questa lezione ti chiedo di condividerla sui tuoi social preferiti, mi daresti un grande aiuto a far crescere questo blog ed a continuare ad offrire contenuti sempre migliori ed in forma gratuita.

Grazie mille

Roberto

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