La fotografia HDR (Hight Dynamic Range)

La fotografia HDR (Hight Dynamic Range)

Sicuramente avrai spesso sentito parlare di fotografia HDR. Una tecnica fotografica molto ricercata, soprattutto in generi fotografici come il paesaggio, sia naturale che urbano, ma non solo. Generalmente in scene caratterizzate da un elevato contrasto. La fotografia HDR (acronimo di High Dynamic Range) significa fotografia ad Alta Gamma Dinamica ed è utilizzata appunto per ottenere delle fotografie con una gamma dinamica più elevata rispetto a quella che il sensore della fotocamera riesce ad ottenere con un’unica esposizione.

Ne avevo accennato nel corso di fotografia nella lezione sulla Gamma Dinamica. Se te la sei persa, ti consiglio di dargli una sbirciata, per comprendere meglio l’argomento di oggi.

Detto in altre parole, con la tecnica HDR, riusciamo a superare i limiti fisici del sensore, aumentando la gamma dinamica grazie alla realizzazione di più scatti (di solito dai 3 ai 7 scatti) della stessa scena, con livelli di esposizione differenti. Il risultato finale sarà dato dalla fusione in post-produzione, degli scatti realizzati.

La fotografia così ottenuta sarà molto più ricca di dettagli, sia nelle zone in ombra che nelle alte luci. Risultato impossibile da ottenere su una fotografia realizzata senza la tecnica HDR. La stessa fotografia, basata solo sulla gamma dinamica del sensore, risulterebbe con le ombre troppo chiuse o con le alte luci bruciate, o entrambi nei casi peggiori.

Come realizzare una fotografia HDR

Come ho detto prima, non è possibile realizzare una foto HDR con un singolo scatto, in quanto un solo scatto non può superare la gamma dinamica del sensore. Occorre fare almeno tre scatti. Questo presuppone che il soggetto, o più in generale la scena sia statica, e che la fotocamera sia posizionata su un treppiede. Ma vediamo nello specifico come si procede.

creare foto hdr

Fase di Ripresa

Per quel che riguarda la fase di ripresa dobbiamo eseguire un numero dispari di scatti. Valutando la scena decidiamo quanti scatti ci servono per ottenere il miglior risultato. Più elevato è il livello di contrasto presente nella scena, maggiore sarà il numero di scatti che ci serve realizzare. Supponendo che per la nostra scena bastino 3 scatti, ne andremo a realizzare uno con esposizione “normale”. A seguire, uno sovraesposto di uno stop, per recuperare dettagli nella zona delle ombre, ed un terzo sottoesposto di uno stop, per recuperare nelle alte luci.

Vediamo come procedere passo dopo passo:

Impostazione manuale della fotocamera

  • Per prima cosa posiziona la tua fotocamera su un treppiede e componi l’inquadratura. La fotocamera dovrà restare immobile per tutti gli scatti che avrai deciso di realizzare.
  • Imposta la fotocamera in manuale, o se preferisci in priorità di diaframma. Questo perché dovrai mantenere sempre la stessa apertura per tutti gli scatti che andrai a realizzare, per non avere differenze nella profondità di campo tra uno scatto e l’altro. Ti ritroveresti con fotografie diverse tra loro, con conseguenti difficoltà di montaggio in post-produzione.
  • Il bilanciamento del bianco automatico è sconsigliato. Per quanto, nelle moderne fotocamere, il bilanciamento del bianco automatico sia molto performante, con differenti livelli di esposizione, potrebbe avere qualche problema. Il mio consiglio è di impostarlo su “personale” eseguendo uno scatto preliminare con il “cartoncino grigio medio” per essere sicuro del risultato. Anche in questo i differenti scatti dovranno essere coerenti.
  • Anche la messa a fuoco dovrà essere impostata su manuale per evitare che l’autofocus possa interpretare diversamente tra un’esposizione e l’altra. Se il tuo soggetto è un paesaggio, imposta la messa a fuoco su infinito, altrimenti scegli il tuo soggetto, esegui la messa a fuoco e poi bloccala passando in modalità manuale.
  • Se la tua fotocamera lo consente, sarebbe molto utile un controllo remoto tramite un’app per smartphone, in modo da poter controllare i parametri ed eseguire lo scatto senza dover intervenire direttamente sulla fotocamera. Questo ti eviterebbe di muoverla accidentalmente e dover ripetere la sequenza di scatti.
  • A questo punto sei pronto per scattare. In base alla scena calcola un’esposizione media ed esegui il primo scatto, poi aumenta l’esposizione di 1 o 2 stop, variando soltanto i tempi dell’otturatore ed esegui il secondo scatto, ed infine abbassa l’esposizione di 1 o 2 stop rispetto al primo scatto ed esegui il terzo scatto. Così avrai tre foto da fondere in post-produzione per ottenere il tuo HDR.

Bracketing per fotografia HDR

Abbiamo appena visto il metodo completamente manuale che riguarda la fase di ripresa delle fotografie di partenza per la realizzazione di una fotografia HDR. Ma se non vuoi cambiare manualmente l’esposizione ad ogni scatto, quasi tutte le fotocamere moderne hanno la funzione bracketing. In pratica non è altro che un’automazione di quello che abbiamo appena visto.

Ogni fotocamera offre opzioni differenti. Modelli “entry level” permettono di fare solo tre scatti con un intervallo di esposizione di uno stop. La mia Nikon Z6, per esempio, mi permette di impostare fino a 9 scatti con un intervallo di esposizione fino a 3 stop. Ma a prescindere il principio non cambia.

Dopo aver effettuato i passaggi preliminari che abbiamo visto prima, seleziona il multiscatto ed attiva la funzione Bracketing. A questo punto ti basterà premere sul pulsante di scatto, che la fotocamera eseguirà la sequenza di fotografie, con l’intervallo di esposizione che hai impostato, in maniera automatica. In questo modo non dovrai toccare la fotocamera ad ogni scatto, evitando possibili spostamenti o vibrazioni.

Funzioni automatiche

Esistono anche funzioni completamente automatiche che restituiscono una fotografia HDR già elaborata direttamente in camera. Preferisco non trattare questa funzione, poiché potrebbero differire tra un modello e l’altro, ed inoltre preferisco avere io il controllo completo sul risultato finale delle mie fotografie. Se ti interessano questo tipo di funzioni puoi comunque consultare il manuale della tua fotocamera.

Creare fotografie HDR in Photoshop

Adesso che abbiamo le nostre fotografie iniziali con le diverse esposizioni, è il momento di procedere con la post-produzione. Ci sono diverse tecniche e diversi software che permettono di ottenere fotografie HDR. In questo articolo mi concentrerò sulla realizzazione di un HDR in Adobe Photoshop. Qui di seguito ti mostro una tecnica base ma efficace. Successivamente approfondiremo ulteriormente con nuovi tutorial.

Nel tutorial che segue utilizzo tre fotografie scattate nel mio giardino. Seleziono i tre scatti con le differenti esposizioni e le apro in Adobe Photoshop. Naturalmente i file sono RAW per ottenere maggiori informazioni possibile. Importando i file, questi vengono aperti in Camera RAW.

foto hdr in camera RAW

Una volta aperti gli scatti in Camera RAW, troverai gli anteprima sulla sinistra del pannello. Cliccando su ciascun anteprima potrai vedere l’ingrandimento della fotografia. A questo punto, dovrai selezionarli tutti, tenendo premuto ctrl/cmd + click su ciascun anteprima, oppure testo destro del mouse > seleziona tutto.

foto hdr in camera RAW

Selezionate tutte le immagini, clicca nuovamente con il tasto destro del mouse e seleziona la voce “Unisci come HDR…” Si apre un nuovo pannello che mostra un anteprima del risultato dell’unione delle immagini caricate. Puoi vederlo qui sotto.

foto hdr in camera RAW

In questo pannello spunta le voci “Allinea immagini”, per correggere eventuali piccoli disallineamenti delle immagini, e “applica impostazioni automatiche”. Durante la sequenza di scatto, c’è il rischio di ritrovarsi con un oggetto indesiderato in uno dei frame. Per esempio un uccello, un insetto, che passa ed è visibile solo in uno scatto della sequenza. Questo potrebbe creare un fastidioso effetto fantasma nella fotografia finale, ovvero un oggetto in trasparenza.

Per risolvere questo problema, puoi attivare la funzione “Effetti fantasma” con l’intensità che fa al caso tuo, attraverso il menu a tendina. Nel mio caso non è stato necessario!

Adesso clicca su “Unisci”, poi assegna un nome e salva. Camera RAW aprirà la foto appena creata. Sarà una nuova fotografia in formato RAW che conterrà tutte le informazioni presenti nelle tre fotografie che avevi scattato precedentemente.

foto hdr in camera RAW

Non ti resta che applicare le ultime regolazioni attraverso il pannello di sviluppo sulla destra ed il gioco è fatto. Qui sotto puoi vedere un confronto tra lo scatto originale con esposizione “corretta”, o meglio un buon compromesso d’esposizione, e la fotografia HDR risultante dopo l’elaborazione.

Foto HDR

Conclusioni

Come puoi vedere il risultato finale è tutt’altra cosa rispetto allo scatto originale. Naturalmente le fotografie che ho utilizzato sono solo a scopo illustrativo, niente di particolare. Con soggetti più interessanti si possono ottenere risultati di fortissimo impatto visivo.

Attenzione però a non lasciarsi prendere troppo la mano. Capita spesso, soprattutto online, di imbattersi in foto HDR dell’effetto davvero troppo marcato, frutto di una post-produzione esagerata e che risultano completamente irreali. Il risultato finale dovrebbe, invece, essere equilibrato e non troppo distante da quello che noi percepiamo con i nostri occhi se stessimo guardando la scena di presenza.

Lo scopo della fotografia HDR non è creare immagini artefatte ed irreali, ma quello di superare i limiti di gamma dinamica del sensore della fotocamera e creare fotografie che si avvicinano il più possibile alla visione di nostri occhi.

Se vuoi fare una prova di HDR puoi scaricare le foto che ho utilizzato per fare i tuoi primi test. Scarica le fotografie Gratis…

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