L’Esposizione in Fotografia

L’Esposizione in Fotografia

In questa lezione, dopo aver affrontato una serie di lezioni relative alla fotocamera e poi alla luce, parliamo di esposizione. Abbiamo, infatti, acquisito le conoscenze di base per poter affrontare questo argomento che è fondamentale per intraprendere un percorso in fotografia. Dall’esposizione si svilupperà pian piano tutto il percorso formativo con cui ti porterò da principiante ad appassionato evoluto o professionista.

DEFINIZIONE DI ESPOSIZIONE

In fotografia il termine esposizione sta ad indicare la quantità di luce (intensità) che, in un determinato lasso di tempo, viene catturata dal sensore, dopo aver attraversato il sistema ottico. Si misura in EV (Valore di Esposizione) ed è determinata con l’ausilio dell’esposimetro.

L’esposizione è definita come: esposizione = intensità luminosa x tempo

e quindi dipende dalla combinazione tra le impostazioni del diaframma, che regola l’intensità della luce, e quelle dell’otturatore, che regola il tempo in cui la luce colpisce il sensore. Abbiamo parlato del diaframma, dell’otturatore e della sensibilità ISO e della loro relazione, nella lezione specifica di questo corso. Questi tre elementi formano quello che è chiamato: Il triangolo dell’esposizione. Questi sono i tre parametri sui quali agiamo per poter impostare la corretta esposizione.

Triangolo dell'Esposizione

DETERMINARE LA CORRETTA ESPOSIZIONE

Per poter trovare la giusta combinazione tempi/apertura/ISO e determinare la giusta esposizione per eseguire lo scatto, si fa uso dell’esposimetro. Quest’ultimo è un dispositivo che misura la luce. Può essere sia esterno che interno alla fotocamera, e può misurare la luce incidente o riflessa. L’esposimetro interno, detto TTL (Through the lens) ovvero “attraverso la lente”, misura la luce riflessa dal soggetto e restituisce una lettura della luce mentre stiamo inquadrando la scena. L’esposimetro a luce incidente (esterno), invece, viene posto in prossimità del soggetto e misura la luce che colpisce il soggetto e non quella riflessa dallo stesso.

Il risultato del calcolo dell’esposimetro interno alla fotocamera, viene restituito in una barra graduata. Questa barra viene visualizzata all’interno del mirino o sul display LCD della fotocamera, nel caso in cui scattiamo con il live view. L’esposimetro aggiorna il risultato della misurazione in tempo reale, man mano che regoliamo le impostazioni d’esposizione.

COME FUNZIONA L’ESPOSIMETRO INTERNO TTL

L’esposimetro interno alla fotocamera è sempre attivo, e basta inquadrare la scena per effettuare una lettura esposimetrica. Come ho detto in precedenza, l’esposimetro TTL legge la luce riflessa dagli oggetti presenti sulla scena. Questo tipo di lettura ha lo svantaggio di essere influenzata dalle caratteristiche del soggetto che vogliamo fotografare. Per questo motivo devi tenere presente che la lettura di questi esposimetri non è sempre perfettamente accurata.

Ma come funziona l’esposimetro e come quantifica la luce?

L’esposimetro della fotocamera è tarato in modo da restituire la corretta esposizione di un soggetto che riflette il 18% della luce che lo colpisce. Per semplificare è tarato sul grigio medio o grigio 18% (cioè che riflette il 18% della luce). Durante la misurazione, l’esposimetro, riporta i colori troppo chiari o troppo scuri al grigio medio. In questo modo la misurazione risulta falsata.

In particolar modo:

  • Nel caso di soggetti bianchi, questi vengono sottoesposti. In questo modo si ottiene un grigio, piuttosto che bianco. Caso tipico è quando vogliamo fotografare la neve.
  • Nel caso di soggetti neri, invece, li sovraespone restituendo un grigio anziché un nero pieno.

LA COMPENSAZIONE DELL’ESPOSIZIONE

Come hai capito, anche se nella maggior parte dei casi la misurazione è corretta, in alcune situazioni il risultato della misurazione esposimetrica non è del tutto accurato. Bisogna valutare di volta in volta, in base alla scena che stiamo fotografando, ed effettuare le dovute correzioni. Per correggere eventuali errori, possiamo utilizzare due metodi differenti:

  1. Il primo metodo è quello di usare la funzione di compensazione dell’esposizione della fotocamera.
  2. Il secondo metodo è misurare la luce incidente con un pannello grigio 18%.

Prendiamo come esempio il caso tipico di un paesaggio innevato. In queste situazioni, se ti fidi ciecamente dell’esposimetro, otterrai una fotografia sottoesposta, con la neve di colore grigio. Questo succede perché l’esposimetro rileva moltissima luce riflessa e la interpreta come sovraesposizione. Quello che fa è correggere questa sovraesposizione portandoti a sottoesporre. In questo caso, premendo sul pulsante della compensazione dell’esposizione e ruotando la ghiera, puoi dire alla fotocamera di catturare più luce rispetto a quella suggerita dalla lettura dell’esposimetro. Puoi impostare 1 o 2 stop di sovraesposizione, a seconda della scena, per ottenere una neve perfettamente bianca.

In alternativa alla compensazione, puoi usare un pannello grigio medio ed effettuare la misurazione spot (ne parliamo tra poco) puntando su di esso. In questo modo potrai misurare la luce incidente ed avere una lettura corretta della luce. Ti basta posizionare il pannello sulla scena, in un punto ben esposto alla luce diretta e posizionare il punto centrale del mirino sul cartoncino per effettuare la lettura esposimetrica. Così otterrai una fotografia coerente con la scena che stai riprendendo.

Se non hai un pannello grigio medio puoi provare esponendo su una zona in ombra per ottenere una sovraesposizione e correggere l’errore dell’esposimetro. Non è una tecnica molto accurata ma spesso da buoni risultati.

Esposizione neve
Fotografia scattata seguendo le indicazioni dell'esposimetro.
Esposizione - Compensazione d'esposizione
Applicando una compensazione di 2 stop otteniamo un risultato più naturale

METODI DI MISURAZIONE DELL’ESPOSIMETRO TTL

Le fotocamere digitali offrono, attraverso un apposito menu, la possibilità di impostare il metodo con cui l’esposimetro effettua la misurazione. Generalmente i metodi di misurazione sono tre, ma possono variare tra i vari modelli di fotocamera. I più comuni sono: Matrix (o misurazione valutativa), Media Ponderata al Centro, Spot.

Matrix: E’ un sistema di misurazione generico, adatto alla maggior parte delle situazioni. L’esposimetro effettua una lettura della luce su tutta la scena, scomponendola in diverse zone. Poi calcola una media delle diverse letture, restituendo la migliore esposizione.

Media Ponderata al Centro: Ha un funzionamento simile alla modalità matrix, ma da maggiore importanza alla zona centrale della scena.

Spot: L’esposimetro rileva la luce solo in un punto specifico della scena o del soggetto che stai riprendendo. E’ una modalità molto precisa, sei tu a decidere il punto in cui effettuare la lettura. Come nel caso di cui parlavamo prima con il pannello grigio medio. Questa modalità è molto utile soprattutto nelle situazioni critiche in cui è difficile ottenere una lettura corretta della luce come nel caso della neve, in condizioni di controluce, ambienti scuri (paesaggi urbani notturni) ecc.

Metodi misurazione esposimetro

ESPOSIZIONE: CONCLUSIONI

Come avrai capito, per effettuare una corretta esposizione, dovrai partire da una valutazione della luce presente sulla scena che vuoi riprendere. In questo viene in tuo aiuto l’esposimetro. A partire dalla lettura dell’esposimetro potrai impostare la triade diaframma/otturatore/ISO per impostare l’esposizione. Non esiste una combinazione giusta. La corretta esposizione può essere raggiunta con diverse combinazioni di questi parametri. Ma dobbiamo tenere presente che se in termini di luce possiamo ottenere la stessa esposizione con diverse combinazioni di diaframma, otturatore ed ISO (tenendo in considerazione la relazione di reciprocità), in termini di contenuto non è possibile.

Per esempio se impostiamo i seguenti parametri:

F/4 – 1/500 sec. – 100 ISO

Questi produrranno lo stesso risultato in termini di luminosità dei seguenti:

F/22 – 1/15 sec. – 100 ISO

la differenza tra le due combinazioni però sarà sulla profondità di campo della messa a fuoco. Nel primo caso quindi si avrà uno sfondo sfuocato mentre nel secondo si avrà tutto a fuoco. Approfondiremo questi concetti nelle prossime lezioni.

Il modo migliore per comprendere questi concetti è quello di sperimentare. Prova a fare diversi scatti variando i parametri di volta in volta e valuta i risultati. Un Buon consiglio è quello di mantenere il valore di ISO basso, per evitare il rumore digitale, e variare soltanto apertura e tempo. Soltanto quando non è possibile raggiungere la corretta esposizione, alza il valore di ISO per raggiungere il risultato che stai cercando.

Concludiamo qui questa lezione. Se ti sei perso qualche lezione puoi consultare l’indice del corso di fotografia per trovare le lezioni che ti sei perso.

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