Quando, invece, vogliamo sfruttare lo spazio negativo nelle nostre composizioni, dobbiamo tendere ad escludere dettagli. Questo consente di ottenere fotografie pulite, senza elementi di distrazione, tendendo a valorizzare al massimo il soggetto.
COS’E’ LO SPAZIO NEGATIVO?
Si può definire spazio negativo, quella porzione della fotografia che circonda il soggetto principale che , invece, viene definito spazio positivo. Generalmente lo spazio negativo è un’area del fotogramma che non presenta dettagli significativi, isolando il soggetto e valorizzandolo al massimo.
Questo non vuol dire che non contenga informazioni importanti. Al contrario, può fornire informazioni importanti per la lettura e interpretazione della fotografia e per contestualizzare il soggetto.
Per meglio comprendere questo concetto possiamo osservare la foto seguente.
Questa specifica area dell’immagine, definisce ed enfatizza il soggetto principale di una fotografia, guidando lo sguardo dello spettatore verso il soggetto. Allo stesso tempo, offre un’area di ampio respiro all’occhio dell’osservatore. In questo modo non si affatica come in foto molto ricche di dettagli.
Quando quest’area della fotografia ha un peso maggiore, rispetto al soggetto, nella composizione, si tende al minimalismo fotografico. In ogni caso bisogna trovare una base di equilibrio tra spazio negativo e positivo, per dare facile leggibilità al contenuto dello scatto. Per ottenere buoni risultati, bisogna fare molta pratica. Come avviene per tutti i generi fotografici.
COME USARE LO SPAZIO NEGATIVO
Per usare lo spazio negativo correttamente all’interno dell’immagine, bisogna fare molta pratica. Conoscere in anticipo quello che vuoi comunicare è importante. Infatti, in base alla porzione dell’immagine che occupa puoi rafforzare un concetto, indicare un’azione ecc.
Quando lo spazio negativo si trova davanti al soggetto puoi comunicare la direzione dello sviluppo dell’azione. In questo modo lasci libertà di interpretazione proiettando lo spettatore nel futuro. E’ la composizione più intuitiva e naturale che possiamo realizzare.
Se poniamo questo spazio dietro al soggetto, ci induce a volgere lo sguardo direttamente sul centro di interesse, ricercando e ponendo l’accento sull’azione.
Occupando la parte superiore, l’azione che si sviluppa verso l’alto, evocherà senso di leggerezza, libertà, serenità.
Al contrario se è posto in basso, possiamo comunicare nostalgia, ansia, tensione o solitudine.
Ovviamente queste sono solo composizioni base, ma anche le più diffuse. Ma sperimentando e usando creatività si possono raggiungere risultati inaspettati.
Anche il colore assume un valore particolarmente importante in questo genere di fotografie. Come sappiamo, infatti, il colore ha un forte potere comunicativo. Inoltre è bene cercare toni contrastanti per dare forza al soggetto, in un contesto in cui occupa la minor parte del frame. Dobbiamo anche tenere in considerazione che il colore non deve necessariamente essere completamente uniforme. Esso può contenere textures, sfondi variegati, sfumature ecc.
OTTENERE LO SPAZIO NEGATIVO
Non è sempre possibile ottenere uno spazio negativo pulito. In alcune situazioni però è possibile utilizzare il tempo di posa o la profondità di campo per ottenere un risultato più omogeneo. Se per esempio stiamo realizzando un ritratto fotografico, potremmo aprire il diaframma per ridurre la profondità di campo. In questo modo otterremo uno sfondo sfuocato che farà da spazio negativo. Se invece siamo un una situazione in cui sullo sfondo c’è molto movimento mentre il nostro soggetto è immobile, possiamo allungare il tempo di posa per ridurre l’effetto di disturbo sullo sfondo.
Sta a noi valutare sempre la scena in base a ciò che vogliamo ottenere e comunicare e trovare la soluzione alle problematiche.
Per ottenere sempre il risultato migliore è bene abbinare l’uso dello spazio negativo alle regole base della composizione fotografica.