Infatti spesso può capitare di ammirare paesaggi di spiagge o località marittime davvero incantevoli, ma dopo averli fotografati, scoprire che le tue immagini non rendono giustizia a tanta bellezza. Le motivazioni possono essere molteplici, ma se seguirai i consigli che ti do in questo articolo, stai sicuro che vedrai netti miglioramenti.
Ecco quindi tecniche e trucchi per fotografare il mare ed ottenere immagini di forte impatto, degne di un fotografo paesaggista professionista.
Fotografare il mare: attrezzatura
L’attrezzatura necessaria per ottenere ottimi scatti nel fotografare al mare è quella di un fotografo paesaggista. Quindi considera di mettere nel tuo zaino fotografico, oltre a degli obiettivi grandangolari, un bel corredo di filtri ND o se lo possiedi, un filtro ND variabile, filtri GND, filtro polarizzatore, comando per lo scatto remoto ed immancabile un solido treppiede.
Inoltre non possono mancare delle schede di memoria di riserva, un hard disk SSD portatile per il back-up delle fotografie e batterie aggiuntive, in modo da non rimanere al corto di energia e non perdere occasioni fotografiche.
A questo punto non ti resta che accendere la tua creatività, miscelarla con un po’ di tecnica, condire il tutto con qualche trucco ed il gioco è fatto. Possiamo partire con questa serie di consigli per fotografare il mare.
1. La pianificazione
Sia che tu stia raggiungendo una location con l’intento specifico di fotografare il mare o che stia passando una giornata di relax con la famiglia, se vuoi realizzare delle fotografie degne di essere incorniciate, una attenta pianificazione è alla base di tutto.
La cosa migliore è fare un sopralluogo di persona, per scoprire i punti di vista, le prospettive, i momenti migliori in cui fotografare, la direzione della luce, da dove sorge e tramonta il sole e molto altro. Purtroppo, però, non è sempre possibile recarsi più volte nello stesso posto.
Per questo motivo ti consiglio di fare una ricerca online, consultando Google Maps e Google Earth o facendo uso di app per la fotografia che ti aiutano nella pianificazione. Anche la ricerca in Google images può essere molto utile, inserendo come chiave di ricerca il nome della location che intendi fotografare.
In questo modo potrai farti un’idea dei punti di vista più interessanti e spesso scoprire dettagli e soggetti che magari non avresti notato.
2. Studia l’andamento delle maree
A qualcuno potrebbe sembrare eccessivo, ma le maree possono cambiare completamente l’aspetto del paesaggio, spiaggia o baia che sia. L’alta marea, per esempio, può sommergere completamente rocce ed elementi caotici, permettendoci di realizzare fotografie pulite e minimali.
Al contrario, la bassa marea, può fare emergere le rocce o formare delle pozze d’acqua nelle quali si riflette il cielo, permettendoci di realizzare foto più ricche di dettagli.
Inoltre alcune grotte costiere sono accessibili solo durante la bassa marea. Ecco un esempio nella foto seguente. E’ stata realizzata dall’interno di una grotta, nella riserva naturale del Plemmirio in provincia di Siracusa, la cui entrata è accessibile solo durante la bassa marea. Per avere informazioni sull’andamento delle maree, puoi fare riferimento a siti web o app come “Nautide”.
3. Fotografare il mare con la giusta luce
Scegliere la giusta luce nella fotografia di paesaggio fa davvero la differenza, e questo vale anche per le fotografie da fare al mare. In linea generale, i momenti migliori per realizzare foto al mare di forte impatto sono intorno all’alba ed al tramonto.
Il primo è la cosiddetta Golden Hour (l’ora d’oro), cioè quel momento che precede il tramonto o che segue l’alba, quando la luce assume una colorazione calda, dorata che colora il cielo e l’ambiente circostante.
Poi c’è la Blu Hour (l’ora blu) che è il momento che precede l’alba o che segue il tramonto, quando il sole è sotto l’orizzonte, ma c’è ancora abbastanza luce per fotografare. In questi particolari momenti la luce assume un colore tendente al blu che si presta particolarmente alla creazione di contrasti cromatici tra luce naturale ed artificiale.
Le giornate nuvolose offrono una luce molto diffusa, perfetta per dare un tono drammatico o malinconico alle nostre fotografie, grazie alla riduzione dei contrasti ed i colori poco saturi.
Al contrario se desideriamo enfatizzare i colori e le sfumature dell’acqua, in momento migliore per fotografare il mare è durante le ore centrali del giorno.
4. La composizione
La composizione ricopre un ruolo molto importante se vuoi ottenere foto al mare che non risultino banali e monotone. Anche se una location interessante, ricca di colori e dettagli, può aiutare a realizzare belle immagini, una composizione equilibrata ed originale è quello che può trasformare una fotografia come tante in un’immagine mozzafiato. Per farlo bastano poche e semplici regole.
Regola dei terzi
La regola dei terzi è tra le più conosciute regole di composizione che consiste nell’allineare gli elementi di interesse della scena con le linee di divisione dei terzi o i punti di intersezione delle linee per ottenere una composizione più dinamica.
Applicando questa regola alla fotografia di paesaggio, in particolar modo quando vuoi fotografare il mare, puoi allineare l’orizzonte sul terzo superiore, se vuoi dare rilevanza al mare o la spiaggia, oppure sul terzo inferiore se desideri dare maggior rilevanza al cielo. Fatta eccezione nel caso in cui si vuole creare della simmetria, soprattutto in presenza di riflessi sull’acqua. In questi casi è meglio posizionare l’orizzonte al centro.
Le linee guida
Le linee guida, servono a dirigere lo sguardo dell’osservatore verso un punto di interesse dell’immagine, o meglio a guidare l’osservatore nel racconto. E’ bene quindi che non portino lo sguardo fuori dall’inquadratura.
Quando fotografi al mare, la linea costiera o le onde che si infrangono sulla spiaggia possono essere le soluzioni più ovvie, ma è importante il punto in cui le fai entrare nella scena.
Una linea che entra in diagonale da un angolo dona più dinamicità alla scena rispetto una che entra piatta da un lato.
Cura il primo piano
Rendere il primo piano interessante può trasformare completamente le tue fotografie. Cerca di includere elementi contestuali. Avvolte semplicemente abbassare il punto di vista per includere un’interessante formazione rocciosa sulla quale il movimento dell’acqua aggiunge dettagli e dinamicità.
Anche inserire una figura umana in primo piano può fare la differenza. Aiuta a raccontare una storia e dare profondità alla fotografia.
5. Usa il Treppiede per fotografare al mare
L’utilizzo del treppiede può migliorare sensibilmente le tue fotografie non soltanto nell’evitare il mosso in caso di lunghe esposizioni (sempre a patto di scegliere il treppiede adatto alla tua attrezzatura). Uno dei vantaggi di usare un treppiede è quello di poter approcciarsi alla composizione in maniera più attenta e meditata, studiando in modo più rigoroso le forme, le linee, i dettagli della scena che stiamo riprendendo.
Inoltre posizionare la tua fotocamera in modo stabile ti permette di applicare alcune tecniche avanzate di fotografia digitale che ti aiuteranno ad ottenere risultati sorprendenti. Per esempio potrai realizzare fotografie panoramiche create con la giunzione di più foto scattate consecutivamente. La tecnica HDR (High Dynamic Range) che consente di aumentare la gamma dinamica attraverso la fusione di fotografie con diversi livelli di esposizione.
Ancora il Focus Stacking attraverso il quale puoi aumentare all’infinito la profondità di campo fondendo immagini con punti di messa a fuoco differenti. Questa tecnica torna utile soprattutto quando vuoi tutto perfettamente a fuoco, dal primissimo piano fino allo sfondo.
Come puoi vedere il treppiede amplia notevolmente le tue possibilità creative ed è praticamente indispensabile quando fai uso dei filtri.
6. Usa i filtri per foto al mare creative
I filtri sono strumenti creativi che ti permettono di ottenere effetti particolari e suggestivi nelle tue fotografie. Sono molto usati dai fotografi paesaggisti e si rivelano davvero utili quando vogliamo fotografare il mare.
Filtri GND
Soprattutto quando fotografi all’alba o al tramonto devi fare i conti con scene dalla gamma dinamica molto elevata che supera ampiamente le possibilità del sensore di qualsiasi fotocamera digitale. In questi casi devi scegliere se esporre per le luci o per le ombre, ovvero, scegliere se avere il cielo bruciato o un paesaggio notevolmente sottoesposto.
Per risolvere il problema vengono in aiuto i filtri GND o Digradanti a Densità Neutra. Questi filtri permettono di ridurre la luminosità del cielo e riportare la gamma dinamica entro un intervallo che il sensore della fotocamera può tranquillamente gestire.
In questo modo otterrai foto di paesaggi marini perfettamente equilibrate.
Filtri ND o ND Variabile
I filtri a densità neutra ti permettono di ottenere risultati creativi davvero interessanti. Hai presente quelle particolari foto in cui l’acqua del mare sembra un lenzuolo di seta? ecco, i filtri ND ti permettono di allungare i tempi di scatto anche per dei minuti, indipendentemente da quanto sia luminosa la scena.
Questo ti permette di catturare il movimento delle onde ottenendo il famoso effetto seta. Naturalmente, in base all’effetto che vuoi ottenere, dovrai scegliere il filtro giusto, infatti ne esistono di diverse gradazioni.
In alternativa puoi usare un filtro ND Variabile, una soluzione più flessibile che ti permette di regolare la densità ruotando le parte frontale del filtro stesso. In questo modo potrai regolare i tempi di scatto in base al risultato che vuoi ottenere senza dover continuamente cambiare filtro.
Filtro Polarizzatore
Questo particolare filtro non fa altro che polarizzare la luce che lo attraversa. In poche parole, il filtro polarizzatore, ha la capacità di far passare soltanto le onde elettromagnetiche provenienti da una determinata direzione, bloccando tutte le altre.
L’effetto di questa polarizzazione è l’eliminazione di tutti i riflessi provenienti da luci parassite con il risultato di ottenere fotografie del mare con acqua limpida e trasparente. Infatti, il rimbalzo della luce sullo specchio d’acqua, sarà smorzato dal filtro.
Il filtro polarizzatore è particolarmente utile quando vogliamo fotografare il mare ed evidenziare la limpidezza dell’acqua e l’intensità dei colori. Il filtro, infatti, restituisce anche colori più intensi e saturi.
7. Fotografare il mare: Attenzione al cielo
Nella fotografia di paesaggio il cielo ricopre un ruolo molto importante, in particolare nei paesaggi marini. Un cielo vuoto può letteralmente distruggere una composizione, rendendola monotona o rompendo gli equilibri tra un paesaggio ricco di dettagli ed un cielo completamente vuoto.
Al contrario la presenza di nuvole aggiunge interesse ed equilibrio alla composizione. Per ottenere i migliori risultati potresti dover aspettare che le nuvole raggiungano la posizione migliore per la tua composizione. In questo caso armati di pazienza e raggiungerai i tuoi obbiettivi.
Visto che non abbiamo il controllo delle condizioni del cielo, puoi prendere in considerazione la possibilità di migliorare le tue fotografie in post-produzione sostituendo un cielo banale con uno più interessante con l’aiuto di Photoshop.
Ripensando ai filtri ND puoi ottenere un cielo davvero esplosivo allungando il tempo d’esposizione per catturare il movimento delle nuvole insieme a quello dell’acqua.
Come puoi vedere sono molte le tecniche ed i trucchi per ottenere foto di paesaggi marini davvero interessanti e coinvolgenti. Ma non finisce qui, in questo articolo ti ho illustrato soltanto alcuni consigli, ma ne ho in serbo degli altri che ti consiglio di non perderti. Resta quindi connesso ed iscriviti alla newsletter in modo da non perdere i prossimi imperdibili consigli per fotografare il mare.
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